Neuropsicomotricità

Presso Anthropos è possibile svolgere percorsi di neuropsicomotricità con la Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutivaa (TNPEE) Mara Masiello.

Il TNPEE è un Professionista Sanitario dell’area della Riabilitazione istituito con Decreto del Ministero della Sanità n. 56/97, possiede una laurea triennale in Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva conseguita presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, che conferisce competenze specifiche e trasversali su tutte le aree dello sviluppo.

Il TNPEE collabora con le équipes multidisciplinari formate da Neuropsichiatra Infantile, Psicologo, Professionisti della Riabilitazione, Pediatra e con il personale scolastico e gli operatori dell’area pedagogica.

L’intervento del TNPEE è specifico per i minori in età 0-18 che presentano:

  • Rischi, ritardi, disordini del processo di sviluppo
  • Malattie precocemente identificate che, in età evolutiva, causano disfunzioni e disabilità

L’intervento del TNPEE non si focalizza sul deficit, ma attraverso un approccio globale e precoce si concentra su:

  • Sostenere l’integrazione delle funzioni motorie-percettive
  • Promuovere l’organizzazione delle competenze emergenti e la modificazione dei comportamenti atipici
  • Sviluppare le potenzialità presenti ed accrescere il senso di efficacia e l’autostima
  • Sollecitare i processi di riorganizzazione funzionale contribuendo alla stabilizzazione di uno sviluppo armonico.

Di quali disturbi si occupa il TNPEE?

  • Ritardo Globale di Sviluppo (“ritardo psicomotorio” o alterazione nell’acquisizione delle funzioni in età 0-5)
  • Disturbi della Coordinazione Motoria (impaccio, maldestrezza, disprassia)
  • Disturbi dello Spettro Autistico
  • Disturbi della Regolazione
  • Disturbi della Relazione e della Comunicazione
  • Disturbi da Deficit di Attenzione, Iperattività, Impulsività
  • Disturbi dello Sviluppo Intellettivo
  • Disgrafia
  • Disturbi Neuromotori e Sensoriali

Attraverso il gioco e l’interazione il TNPEE favorisce la ricomposizione di azioni disorganizzate aiutando il bambino a dar loro un significato condiviso. L’obiettivo primario è quello di mirare, per ciascun bambino, al raggiungimento della miglior qualità di vita possibile per favorire uno sviluppo sereno nello svolgere le attività e nel rapporto con i pari. Tutto ciò si attua attraverso un intervento individualizzato sulla base del profilo di sviluppo del bambino e del suo quadro clinico.

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